martedì 28 luglio 2009

Infertilità di coppia, ora la diagnosi è in dieci ore

Da SISMER un nuovo "programma riproduttivo" per azzerare i tempi di attesa e accompagnare chi ha problemi di concepimento verso una scelta consapevole

Ho ricevuto questo comunicato e ben volentieri lo pubblico perché mi pare faccia un po' di chiarezza sulle tappe da percorrere quando si fa fatica a concepire un bimbo.

Bastano dieci ore per aiutare le coppie infertili a trovare la strada migliore per avere un figlio. La novità arriva da SISMER - Società italiana di Studi di Medicina della Riproduzione - che ha messo a punto un preciso programma riproduttivo: "One Stop Clinic" coniuga, nell'arco di una sola giornata, sia la fase diagnostica, sia quella di valutazione, per arrivare a sera con un quadro ben preciso di quello che è il benessere riproduttivo della coppia.

La vera novità è nella concentrazione degli esami e delle visite, lavorando molto sul "fattore tempo". L'orologio è infatti tra i principali nemici delle coppie che hanno problemi riproduttivi (all'incirca una coppia ogni tre). Occorre almeno un anno di rapporti liberi non protetti e costanti, senza avere alcun concepimento, per iniziare a parlare di infertilità. Inoltre l'età della donna non gioca a favore di una gravidanza. «In una donna, già dopo i 30 anni inizia il calo di fertilità; a 40 anni circa, la fertilità è dimezzata rispetto a quando di anni ne aveva 25», spiega Anna Pia Ferraretti, ginecologa, direttore scientifico di SISMER. «E nel momento in cui una coppia decide di richiedere un aiuto medico, può scoprire che il problema non può essere risolto "subito", ma che si deve affrontare un percorso di diagnosi e terapia, spesso a tappe, che può durare a lungo».
Il percorso diagnostico di "One Stop Clinic" prevede una serie di esami iniziali relativamente semplici e definiti da linee guida basate sulla evidenza medica. «Troppo spesso però questi esami vengono diluiti nel tempo (consiglio, prescrizione, effettuazione) e negli spazi (strutture sanitarie di diversa tipologia), richiedendo un consumo di tempo e di energie che non possono che creare "ansia"», continua Ferraretti. «Non sempre, inoltre, alla fine del percorso è possibile porre una "diagnosi certa"e l'incertezza che ne deriva può ulteriormente aumentare il livello di stress. Gli esami diagnostici, anche qualora non fossero in grado di "capire" quale sia la causa della infertilità, sono comunque di fondamentale importanza per impostare il successivo programma».

Grazie al proprio team di medici specialisti in Medicina della Riproduzione (ginecologi, andrologi, genetisti, psicologi), SISMER, con "One Stop Clinic" ha concentrato in una sola giornata tutti gli esami di primo e secondo livello che, sulla base della evidenza clinica, sono in grado di fornire le informazioni necessarie per porre una prima diagnosi e impostare con la coppia il successivo programma riproduttivo.

Concretamente, alla coppia viene chiesta la disponibilità per una giornata intera: dalle 8.30 alle 18. La donna viene sottoposta innanzitutto ad una visita ginecologica con ecografica pelvica ed eco sonografia, più altri esami se necessari. L'uomo invece incontra l'andrologo e viene sottoposto ad ecografia con color doppler, spermiogramma di base e test di separazione nemaspermica. È prevista per la coppia anche la possibilità di incontrare uno psicologo. Con gli esiti alla mano quindi, ci sono i colloqui con gli specialisti. «Alla dimissione, la coppia riceve una relazione scritta con l'esito degli esami, le eventuali prescrizioni ed i suggerimenti per il programma futuro». Conclude Ferraretti: «È un "rapporto breve ma intenso" tra la coppia e gli specialisti che porta la stessa coppia a muoversi con attenzione in un settore dove solitamente c'è grande confusione».La sede centrale è a Bologna (via Mazzini, 12) con centri satellite dislocati in altre regioni italiane. www.sismer.it.