venerdì 19 novembre 2010

Kate, William e l'anello porta-sfiga

Scusate se oggi depisto dal tema del mio blog ma non resisto alla tentazione di commentare la notizia del matrimonio di Kate Middleton con il principe William.

Oggi non resisto alla tentazione di un commento salace su questo matrimonio che, visto che è girato il secolo, già viene obbligatoriamente definito "il matrimonio del millennio".
Prima cosa, 'sta Kate Middleton. I giornali sono pieni di paragoni con altre future regine o regine in atto che vengono dal popolo. Cioè ragazze normali come noi, che lavorano pure, e che si abbinano a rampolli da trono ma che vengono dalla società civile: da Letizia Ortiz (Spagna) a Mette Marit (Norvegia) alla nostra albionica Kate.

Ma adesso, qualcuno mi vuole dire come fa una figlia di minatori (come Kate) a incappare nel principe William Arthur Philip Louis Mountbatten-Windsor ? Cioè, possibile che i suoi genitori avessero in mente quando ha cacciato il primo vagito: questa qui la maritiamo al principe d'Inghilterra e quindi mangiamo patate e polenta per mandarle nelle scuole più prestigiose e farglielo incontrare? NOn ho parole, non mi tornano un sacco di cose. Bisogna che mi informi meglio. In ogni caso, auguri e figli maschi: sono giovani e innamorati, non ci sono Camille di mezzo e quindi bonne chance.

Ma la cosa che ho trovato di terribile, pessimo, fatalmente ominous è il fatto che Billy le abbia regalato l'anello di fidanzamento che fu della madre!!!! Adesso non mi venite a dire che tra i gioielli della corona più prestigiosi e luccicanti del mondo non si è riusciti a trovare un altro anello!! O che cavolo, spring out some new money, William!!! Caccia i soldi per un anello nuovo, no?

Io non lo metterei manco morta e avrei fatto una pezza da rischio di rottura di fidanzamento.

No, dico, voi lo mettereste?

Bah

domenica 14 novembre 2010

Bono, Edun e Louis Vuitton

La nuova pubblicità di Vuitton vede protagonisti Bono Vox e sua moglie Ali Hewson appena atterrati in Africa con solo bagaglio a mano.

L'idea è quella di sensibilizzare il mondo al fatto che anche le grandi griffe (Vuitton nello specifico) sono "solidali". I due testimonial sono d'eccezione perché oltre ad essere due che si sbattono un sacco per varie raccolti fondi, benefit ecc. per bambini, donne e uomini bisognosi del pianeta sono anche i fondadori del marchio fashion "Edun", insieme a Stella McCartney il più famoso brit brand per la moda ultrachic ma equo solidale. Moda che non solo produce usando cotone biologico, lavoratori pagati il giusto ecc., a impatto zero ma che anche devolve parte del ricavato a fini benefici.

Non voglio fare la scettica e credo assolutamente in buona fede mia e loro a TUTTO.

Forse sarò io torda che non ci arrivo ma questa immagine a me irrita solo. Sapete qual'è la prima cosa che ho pensato? Ma 'sti qua, fan tanto gli amanti rispettosi della natura, della biodiversità, della sostenibilità e viaggiano su un aeroplano privato atterrando nel mezzo del niente alla faccia dell'ecosistema, della carbon print, dell'inquinamento e del consumo di combustibile?

Ma non era meglio farci vedere che usavano le borse eco-chic Vuitton mentre pedalavano a Dublino o mentre scendevano da un bel treno?

Sarebbero stati loro, e Vuitton, molto più convincenti.