martedì 29 marzo 2011

Son tornati i clogs

O si amano o si odiano. In genere noi donne li amiamo e gli uomini li considerano orrendi. Che dire, sarà una cosa tutta femminile ma io li adoro. Voglio i clogs!!

La scorsa settimana sono andata a Stoccolma con la mia amica Marta che di mestiere fa la cool hunter per un grande brand itaiano di scarpe e giacconi. Il più grande in assoluto. E vVi ho già detto tutto. Per una fashion victim totale come me, non potevo rimanere insensibile di fronte alle perle di saggezza che mi ha svelato e che ci hanno condotto negli shop ubertrendy dei vari brand svedesi di ultratendenza: Acne, Cheap Monday, Weekday, Monki e ovviamente H&M nel cui flagship store abbiamo fatto del gran bene all'economia svedese.

Ebbene, grande tendenza per la prossima estate e il prossimo inverno, saranno di nuovo gli zoccoli. Ovviamente gli originali svedesi, preferibilmente gli Hasbeen. E se mentre eravamo là a provarli con fuori la neve mi lasciavano piuttosto perplessa, adesso che me li sono lasciata sfuggire li voglio da star male. Sarà perché sono realizzati con criteri ecologici, di biocompatibilità, senza tinte artificiali ecc. ecc. ma so che li desidero da impazzire.

Certo la domanda sorge spontanea: e dove mai me li metto? Per la school run del mattino dove sono sempre in ritardo? Certo non sono il massimo per correre con un marmocchio per mano. Oppure quando vado in giro in bici? Nemmeno per quello sono una goduria. Beh, la risposta è semplice: non mi rimane che metterli per annaffiare le piante sul balcone. Un utilizzo molto ragionevole, non trovate?

Ho trovato il loro sito che li vende online e spedisce anche in Italia. Che faccio? È una pazzia o li compro?

venerdì 25 marzo 2011

Muesli di farro bio all'Iper

Sono troppo eccitata. Oggi all'IPER ho scoperto tutto un nuovo reparto di prodotti a marchio Iper biologici confezionati in scatolotti quadrati (ecobio, riciclosi in fibra di mais) meravigliosi. E che bontà!



Oggi, per la prima volta in vita mia, mi sono sentita in un paese civile. Non il solito terzo mondo supermercatico - perdonate l'espressione - in cui vivo abitualmente. All'Iper del Portello scopro un nuovo reparto dove ci sono in bella mostra un sacco di adorabili scatolotti quadrati conteneti tutti i muesli possibili e immaginabili con tanto di vaschette di frutta fresca, secca, disidratata etc. che va dagli introvabili mirtilli rossi alle fragole disidratate. Uno spettacolo di civiltà, sembrava di stare da Waitrose o Sainsbury's.

Ho provato i muesli croccanti di farro e sono a dir poco straordinari, con un bell'effetto lassativo-svuotapancia che è giusto quanto mai gradito. E poi le confezioni in mais riciclato e riciclabile sono bellissime da usare anche in casa. Appena finiti i muesli ci ho prontamente schiaffato dentro le lenticchie rosse. Oltretutto, essendo finalmente quadrate, sono facilmente impilabili anche negli angolini della credenza. Insomma, oggi sono felice.

mercoledì 16 marzo 2011

L'asilo ti aiuta a riciclare

Devo dire che, finalmente, al terzo anno di asilo del mio bimbo concordo con questo approccio "socio-costruttivista" che fa giocare i bambini solo ed esclusivamente con materiali di riciclo.

Io detesto i giocattoli di plastica e a Davide non ne ho mai comprati. So solo io quante scarpinate a cercare solo cose di legno, di materiali riciclati, del commercio equo e solidale ecc. Anche perché, sono onesta, il mio piccolo ha sempre avuto molta fantasia e quindi la sua passione è sempre stata inventare storie. Con ciò non demonizzo assolutamente i giocattoli pre-costituiti. Non più tardi di ieri sera ho comprato al mostriciattolo un terrificante castello dei fantasmi in pura plastica cinese. Quindi...

Ebbene, al suo asilo (il Faravelli di Milano) hanno sempre usato questo metodo socio-costruttivista secondo il quale si asseconda e si stimola la fantasia del bambino sfruttando i materiali che ha a disposizione. Per cui se i bambini vogliono una macchina, devono ingegnarsi con quello che trovano in classe per costruirla. Se vogliono una casetta per le bambole, devono costruirsela. Un metodo un filo nazista che ho sempre banalmente tollerato ma che adesso invece apprezzo infinitamente perché vedo che Davide ha sviluppato una fantasia infinita, è bravissimo nella manualità e la famiglia si è liberata di un sacco di ruffo! Eh sì, perché adesso tutte le scatole strane si portano a scuola, i rotoli di carta igienica vuoti, i tappi delle bottiglie, la plastica con le bolle, i cartoni ondulati, i contenitori delle uova, i vassoietti della carne, nastri, corde, elastici, coperchi, bottiglie, flaconi colorati... Insomma, l'asilo è diventato la discarica numero due.

E dovete vedere che cose stupende realizzano i bambini! Insomma, riciclati e contenti.

Guardate che belli questi link! Preziosi per giornate uggiuosissime come oggi!

http://www.ioricreo.org

www.riciclarte.it

martedì 15 marzo 2011

Il riciclo ti fa verde... di bile

E sono brucianti lacrime quelle che ho metaforicamente pianto quando mi sono vista recapitare una salatissima multa per ... riciclo sbagliato.

L'esatta dicitura della contravvenzione è: "Per aver inserito nel contenitore adibito alla raccolta differenziata di carta materiali di dimensioni non consentite". No, dico. Ma scherziamo!?!??!!?

Posto che l'oggetto scandalo, pietra di discordia, era una scatola di Amazon grande la metà di una scatola da scarpe, dove mai stanno pubblicate di grazia le dimensioni delle cose di carta che si possono/devono mettere dentro i cassonetti bianchi!??!?! E soprattutto, dove viene spiegato quanta è la multa per il summenzionato crimine?

Sono furente. Ho dovuto sganciare € 60,64 di danno e di beffa. Danno a ME, che riciclo e differenzio coscientemente, certosinamente e attentamente da prima ancora che esistesse la raccolta obbligatoria e nulla a chi se ne sbatte altamente di vetro, plastica e ruffo vario come tante mie amiche?!?!?!

Sono nera, anzi, verde. Però stavolta di bile.

martedì 1 marzo 2011

Sono normale a commuovermi per gli Oscar?

Ci speravo davvero fortissimamente perché il film è fantastico, perché lui è un attore coi fiocchi, perché è una persona vera in un mondo di plastica totale. E il fatto che abbia vinto davvero mi ha commosso.


Possibile che io pianga, ma lacrime vere con singhiozzi, ogni volta che qualcuno vince qualche cosa? Non parlo di idiote partite o di soldi fortuiti ma di vittorie sudate, costate, fatica come quelle nello sci, nel nuoto o - per stavolta almeno - nello spettacolo.

Sebbene fisicamente non mi piaccia, trovo Colin Firth un attore eccezionale, sensazionale, espressivo e spiritoso, formale ed originale, la quintessenza della britishness più totale stemperata dall'italianità della moglie.

E quindi, dopo averlo fortissimamente sperato, oggi apprendo che ha vinto l'academy award per l'altrettanto strepitoso "The king's speech".

E ho pianto come un vitello. Grande Colin. Godetevi il discorso, mica come altri pirloni che lo hanno preceduto.

Godetevelo tutto, go Colin! Sei una gemma preziosa finalmente scoperta.

http://www.youtube.com/watch?v=gW-tuW85LK4