mercoledì 26 ottobre 2011

Riciclo, "Vita da lampadina" tra i banchi di scuola

La lezione di WWF ed Ecolight per le classi elementari: "Una luce più 'green' è possibile". Al via il progetto per il corretto uso e smaltimento delle lampadine a risparmio energetico. Un storia complicata anche per i grandi per cui è meglio iniziare subito. Non credete?

Imparare già dai banchi di scuola che dalle lampadine a risparmio energetico ormai in disuso si possono "estrarre" vetro, plastica, alluminio e mercurio per riaccendere una luce elettrica più green, ottenuta da lampadine a basso consumo esauste e per di più riciclate. È la lezione di ecologia che WWF ed Ecolight, consorzio per la gestione dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), portano nelle scuole elementari con "Vita da lampadina", progetto per il corretto uso e smaltimento delle lampadine a risparmio energetico. L'iniziativa è dedicata agli alunni delle classi elementari per spiegare perché le lampadine a risparmio energetico esauste devono essere riciclate.

A differenza delle vecchie lampadine a incandescenza, ormai non più commercializzate, quelle a risparmio energetico sono considerate rifiuti speciali perché contengono sostanze inquinanti: devono quindi seguire un preciso percorso di raccolta e recupero. Nasce così "Vita da lampadina", il programma didattico attraverso il quale i ragazzi possono "toccare con mano" com'è fatta una lampadina a risparmio energetico, come funziona, perché deve essere raccolta separatamente e come deve essere trattata affinché possa dare vita a vetro, plastica, alluminio e fornire mercurio per realizzare altre lampadine.

Tre le fasi dell'iniziativa: si inizia con dei laboratori che saranno proposti direttamente in aula. Qui gli educatori del WWF spiegheranno come sono fatte queste lampadine e cosa è possibile ottenere da esse. Ai ragazzi saranno mostrate le fasi di recupero, le materie prime seconde ottenute dalla lavorazione e gli oggetti che vengono realizzati. Con la seconda fase del progetto, gli alunni saranno invitati a raccontare con immagini quanto appreso: dai disegni e sceneggiature proposte saranno realizzati dei cartoni animati per spiegare ad altri ragazzi la "vita di una lampadina". Da ultimo, la visita ad una delle Oasi WWF come premio per i migliori lavori.

Bello, no?

mercoledì 5 ottobre 2011

Philadelphia al cioccolato... YUM!

Non so a chi sia venuto in mente di abbinare il mitico formaggio spalmabile al cioccolato ma vi assicuro che è una coppia vincente! Slurp!

Essendo personalmente una grande fan del Philadelphia classico, ho sempre evitato sicut peste le altre declinazioni: quello con le olive, quello al salmone ecc. Però stavolta, cedendo all'offerta, l'ho preso e messo in frigo, dove è restato un paio di giorni. Non so, avevo come una resistenza ad assaggiarlo per timore di rimanere delusa. No, ragazze, non potete capire: tutto può accadervi assaggiando questa crema fresca fuorché di rimanere deluse: è F-A-N-T-A-S-M-A-G-O-R-I-C-A!!! Buonissima, slurpica, golosa, fresca, delicata e non so come altro descriverla.

Strepitosa da sola, scofanandola col cucchiaio e pulendo la vaschetta con lingua e dita - lo so, NON un bello spettacolo per la vista ma una delizia totale per il palato - ed eccezionale come base per un dessert improvvisato ma di livello.

Inutile dirvi che la prima confezione è sparita che c'era ancora la rugiadina sopra del frigo. Ne ho subito presa un'altra e realizzato al volo dessert in mini-ramekind con base di Philadelphia, spaghetti di maronita (fatti con lo schiaccia aglio) e panna montata. Un figurone!!!

E cedendo al mio atavico fanatismo per la lettura attenta delle etichette scopro con piacere che non ci sono porcherie, niente addensanti e conservanti, quindi YEY!

Un downsize in realtà c'è e cioè che è totalmente ADDICTIVE!!! :-) :-)