mercoledì 14 settembre 2011

Finalmente a scuola la merenda sana

Sono un po' sparita in questi giorni perché Davide ha iniziato la scuola elementare. Sospendo il giudizio e le mie ansie sul metodo globale utilizzato e spezzo invece una netta lancia a favore della scelta della sua scuola di adottare un tipo di alimentazione sana. Hanno abolito l'educazione civica ma quella alimentare va alla grandissima!

Riunione con genitori e corpo docente. Quando si arriva agli orari e alla scansione della giornata scopro con stupefatta meraviglia che la scuola aderisce al programma europeo di salute e igiene alimentare e che quindi le UNICHE ripeto UNICHE merende permesse, consigliate e tollerate sono FRUTTA E VERDURA FRESCHE E PACCHETTI DI CRACKER PORZIONATI.

Devo dire che il mormorio è serpeggiato tra le madri, molte delle quali abituate a piazzare tra le ganasce dei propri piccoli merendine, focacce, pizzette, patatine, brioches confezionate, grassi saturi, carboidrati complessi e vario ciarpame sintetico. Ovviamente qualche integralista dell'alimentazione, come me, c'era e, altrettanto, ovviamente ha gongolato non poco. :-)

Ma la cosa bella che è successa è che improvvisamente tutte le mamme hanno aderito e al mattino dopo (mi han detto le maestre) tutti i bambini hanno tirato fuori alle 10.30 dal loro zainetto lo scatolino con le mele, le fragole, una manciata di acini di uva, una pesca a spicchi, carote, finocchi, sedano e pomodorini.

Per Davide è un costretto rientro nei ranghi dopo le concessioni dell'estate (ecceccavolo è vacanza anche per lui e anche per me che non posso sempre combattere!) al quale però si è adattato senza fare una piega. E quindi domani FINOCCHIO.

giovedì 8 settembre 2011

Milano ai primi posti per stress da trasporto

Che vergogna, che tristezza. La capitale morale, la città della moda, il capoluogo del lavoro al nono posto tra le città del mondo dove andare in auto al lavoro viene percepito come altamente stressante e, ovviamente, inquinante.

L'indagine viene svolta annualmente da IBM e pubblicata dal Wall Street Journal. L'ho appena letta e mi è venuta una tristezza che non vi sto neanche a dire. Che vergogna leggere la mia città in questa classifica! Ma possibile che non riusciamo proprio a farci niente? Possibile che non riusciamo proprio a staccare le chiappe dalle auto e a metterle su una bicicletta, su un tram, su un treno, su un autobus? NOn entro nella trita (ancorché vera) demagogia sull'abbastanza scarso servizio pubblico milanese ma mi sorge spontanea la domanda: davvero la qualità della vita di chi passa un'ora o più in auto per spostarsi è migliore di chi la passa in treno e in autobus? Preferite davvero stare da soli in auto a imprecare, ascoltando il trito blaterare di bolliti deejay? Non sarebbe più divertente picchiarsi in metro e leggersi un libro, anche in piedi? Non sarebbe più gratificante pettegolare con un'amica sull'autobus? Non sarebbe più sano fare magari un bel pezzo a piedi guardandosi le vetrine (e meglio se son chiuse, così non si cade in tentazione... sai... la crisi...) e poi prendere un mezzo solo per l'ultimo tratto?

Adesso direte che ci mettereste mezz'ora di più, che a casa vostra non passa niente, che i mezzi sono sporchi e non passano mai, che fate orari che non consentono di usare i mezzi ecc. ecc. Sono sicura che tutti noi abbiamo le nostre ottime scuse e le nostre ragioni. Ma proviamo a pensarci e a fare un piccolo sforzo. Come dice sempre l'ottimo Goleman, anche un piccolissimo cambiamento da parte di uno solo di noi FA LA DIFFERENZA.