martedì 23 febbraio 2010

Oggi mi sono imbattuta in un sito meraviglioso che avevo dimenticato. Un sito bello e solidale perché non solo ci sono un sacco di cosucce graziose e a prezzi ragionevoli che provengono da produzioni controllate ma un tot di ogni acquisto viene devoluto alla ricerca contro il cancro al seno.

Ci avevo fatto shopping anni fa (con soddisfazione!) e poi lo avevo dimenticato perché la carbon footprint ordinando dagli USA, non era proprio il massimo.
Tuttavia, oggi mi è apparso su Facebook questo link, ho cliccato e sono ben felice di passarvelo. Si tratta del sito della Breast Cancer Society. Un sito tutto al femminile, ovviamente rosa, dove si vendono abbigliamento, accessori, articoli sportivi, gadget e parafernalia più o meno necessari ma sicuramente utili per aiutare la ricerca contro il cancro. Visto che in Italia la ricerca fa così fatica, aiutiamo quella americana che tanto va comunque tutto a nostro vantaggio.

Il che mi ha fatto venire una bella idea: dedicare il 10% dei profitti del mio sito di shopping Vintagevictim alla ricerca sul cancro. Che ne dite?

mercoledì 17 febbraio 2010

La pubblicità della Coca Cola

Scagli la prima lattina chi non ama una bella Coca Cola fresca e piena di bollicine che scende per la gola in una giornata estiva. Però però… La nuova pubblicità è davvero totalmente diseducativa.

Allora, se ne parla su tutta la stampa specializzata come di una pubblicità che fa scuola, che coniuga gli antichi valori della famiglia con la tradizione di una bevanda antica. Sarà anche stato diretto da Giuseppe Tornatore ma fatto è che vedere una famigliola riunita intorno al pranzo intorno a una tavola dove troneggia una bella bottigliona in PET di Coca Cola da due litri mi ha fatto saltare sul divano.

Ma come?!?!??! Come si fa a spacciare la Coca Cola per una bevanda salutare da abbinare serenamente al pasto??!?! Ma siamo impazziti!?!? Ma come mai i tanto solerti ministri della Sanità, delle politiche agricole e quant’altro non intervengono? E il Moige che tanto si inalbera per una parolaccia detta prima delle 23 dove è quando qui si sbandiera un tipo di alimentazione pessima, errata, che tutti sanno concorrere a rischi di obesità e diabete???

Sono scioccata. Davvero.

mercoledì 10 febbraio 2010

Un sito per scoprire i prodotti da evitare

Mentre cercavo info sulla notizia choc relativa al ritiro da parte delle autorità di tutti i tappetoni con alfabeto gommosi, mi sono imbattuta nell'ottimo sito della Comunità Europea che segnala frodi, irregolarità e truffe riguardanti la salute nostra e dei nostri piccoli.

E quindi prontamente ve lo segnalo. Basta cliccare questo link. Al momento appare molto aggiornato e quindi assolutamemte da tenere d'occhio.

CIAO!

mercoledì 3 febbraio 2010

Smoking? It's sooooo Eighties...

Non posso credere che ancora al giorno d'oggi ci sia così tanta gente che fuma. E ho letto sul Corriere che la percentuale di donne è in aumento rispetto allo scorso anno. Ma si può essere più cretine?

Fumare fa male sempre. In gravidanza ancora peggio. Eppure non più tardi di oggi ho visto una elegante e fashionissima mamma in corso Magenta che sfumazzava col suo bel pancione e, ovviamente trattandosi di Milano, i regolamentari colpi di sole e la hold-all di Vuitton con Hogan annesse.

Allora, in media, ogni nato da madre fumatrice pesa circa mezzo kg in meno degli altri. Il che può essere poco importante in condizioni di normalità ma può essere anche fatale se il piccolo nasce prima del termine (e quindi già di peso inferiore e sviluppo incompleto). Cosa che tende ad accadere sempre più spesso con l'aumento dei cesarei.

Non posso non arrabbiarmi!!!!

mercoledì 27 gennaio 2010

Evviva l'Esselunga

Oggi parlo con il cuore in mano, da grande fan dell'Esselunga. Ho ordinato la spesa online (evento molto raro perché NON a chilometro zero) e ho scoperto che sono cambiati sacchi e sacchetti.

Ora sono in materiale riciclato e riciclabile almeno all'80%. E sono anche belli grandi, il che mi risparmia l'acquisto dei sacchi grandi per la plastica e per il nero. Sono contentissima. Brava Esselunga!!

Inoltre, sempre sul piacevole tema di "basura" (è lo spagnolo per "spazzatura" ma suona molto meglio), vi ricordate che tempo fa avevo espresso perplessità sull'uso delle borsine in tela per fare la spesa, sostenendo la necessità di avere sacchetti per la spazzatura. Ebbene, sono ormai due mesi che utilizzo solo ed esclusivamente la mitica borsa blu Ikea e le borsine in tela e non so come, non ne ho mai avuto bisogno di nuovi sacchetti. Sembra che si riproducano da soli ma non ne ho mai dovuti acquistare.

Inoltre sto facendo una cosa che suonerà da pezzente ma che tutto sommato mi sembra una buona idea. Per la differenziata della carta uso un grosso e robusto sacco di carta che svuoto direttamente nel bidone bianco e che quindi poi recupero e porto a casa. Quando dopo un po' si rompe, butto anche lui con tutta la carta.

Idem faccio per la plastica: uso un saccone grande che svuoto nel sacco giallo e che poi riutilizzo in casa. Tanto sia la plastica che la carta non bagnano e non sporcano e quindi non mi sporco nemmeno io e salvo ulteriori sacchetti con uno sforzo veramente minimo.

Provateci! Facciamo qualcosa in più per i nostri figli e per la nostra Terra!

martedì 19 gennaio 2010

La borsa e la vita

Sfogliando Economy, ho letto che finalmente arrivano anche da noi le borse realizzate con pvc di smaltimento. Ultrafashion e di tendenza, a Londra e New York si trovavano da almeno due anni.

Ma, come si suol dire, meglio tardi che mai. No? Io ne possiedo una di Kitsch Kitchen, presa ad Amsterdam e perfetta e indistruttibile sia per fare la spesa che per essere usata tipo "sacchetto elegante", evitandomi l'uso della sportina da emigrante (con tutto il rispetto dovuto alla categoria). Però, appunto, è tipo sportina da mercato.

Queste borse - per capirci, è il materiale con cui sono realizzate le borse blu dell'Ikea più o meno - sono invece modelli unici e uberchic, perché realizzate da stilisti di grido della nuova avanguardia modaiola con parte di cartelloni pubblicitari e quindi mai le stesse.

Insomma, il green si fa chic. Che bello!

A Milano sono in vendita da Sempione Sey in corso Sempione...6.

giovedì 14 gennaio 2010

Chi ha detto che le lampade a risparmio energetico sono amiche dell'ambiente?

Da settembre ormai tutte le lampadine in casa nostra sono a risparmio energetico. Eppure cali di spesa nella bolletta della luce non se ne vedono. Mi consolo sperando che siano almeno amiche dell'ambiente una volta smaltite. E invece scopro che...



Tra poco le lampadine col vetro sottile e trasparente, con il filamento che tremolava pendulo una volta bruciate saranno un oggetto di modernariato che troveremo su eBay. Le lampade a incandescenza sono ormai presenti in tutte le nostre case, nella mia in tutti i punti luce tranne che nella lucina del frigorifero e del forno ma solo perché non hanno ancora inventato lampadine con gli attacchi così piccini e a così bassa potenza.

Ci dicono che tali lampade non solo consumano molta meno elettricità ma durano mooooolto di più - tutto vero -. La loro vita è di anni, il che dovrebbe minimizzare la mole di lampadine che buttiamo via, una volta inservibili. Tuttavia scopro che assolutamente cruciale è il loro corretto smaltimento poiché le lampade che ci stanno propinando come amiche dell'ambiente in realtà contengono mercurio, seppur in minima parte, che è uno dei maggiori e più mortali inquinanti del nostro pianeta.

Quello che mi auguro quindi è che tra 10 anni, quando le lampadine che abbiamo diligentemente sostituito smetteranno di fare luce, noi avremo imparato a smaltire i rifiuti in modo consapevole e responsabile, altrimenti sarà tutto vano.

La vera luce che consuma pochissimo e non ha problemi di questo tipo è il LED, ma ahimé è una tecnologia ancora troppo costosa per poterla installare nelle nostre case.
Ho scoperto tutte queste cose su un sito bellissimo e denso di notizie interessanti che vi segnalo. Cliccatelo, si chiama LUXEMOZIONE!