giovedì 2 febbraio 2012

Dieta Dukan: inizia la fase di crociera

Già, la fa semplice lui. La fa suonare come qualcosa di divertente ma in realtà ciò che una crociera mi fa venire in mente ora è l'immagine della Costa Concordia spiaggiata sulle coste del Giglio.

Sono riuscita a sopravvivere ai tre giorni di fase di attacco. Risultato? Meno 9 etti. Lui si aspettava due chili. Il che mi fa già capire che - pur senza ALCUNO sgarro - il mio dimagrimento non è come lo è per gli altri.- Al solito, gli standard e le statistiche a me non si applicano. Dio solo sa perché io devo fare così tanta fatica in più rispetto agli altri a dimagrire. Quindi ovviamente la mia motivazione è precipitata modello masso.

Ho voglia io a leggere le case history di successo, ho voglia io ad andare avanti a pollo bollito e bresaola, qui non si schioda nulla. Unico lato positivo della vicenda è che 'sta crusca di avena è buonina e mi fa andare in bagno come un velluto. Non che avessi problemi ma insomma, aiuta.

Nella fase di attacco il dottor Dukan ti chiede sempre se c'è qualche alimento di cui proprio sentivi tanto la mancanza e io ho sempre risposto: la frutta. Infatti la frutta per me è sempre stato il dolcino, la piccola delizia che mi concedo per gratificarmi a fine pasto. Beh, dopo tre giorni lui che cosa mi risponde? Che per farmi contenta una SERA alla settimana posso saltare il pasto e scofanarmi 800 gr di frutta, ovviamente NON uva, banane, fichi, ciliegie, fragole, arance, mandarini, avocado.... cioè solo mele e pere praticamente, visto che abito a Milano e non a Copacabana.

Quindi, shove it anche la frutta.
Stasera però mi sono concesse le verdure, ovviamente scondite.

Va bene, insisto. Ho bisogno di crederci in questa dieta. Ho bisogno di cominciare a sperare di potere, un giorno, forse, essere magra anche io.

Per adesso sono ancora nel baratro della tristezza e della demotivazione.

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